Il coordinatore



La motivazione non esiste!
Dire ad un istruttore “lavora meglio” , “dobbiamo essere più attenti”, “mettiamoci il cuore”, “mettiamoci la passione” è una una cavolata.
È tecnicamente come nell’allenamento dire “dai dai dai” e poi l’allievo non migliora mai.
Motivare gli istruttori e fare in modo che lavorino e abbiano voglia di migliorare è una delle cose più importanti.

Però fino a quando la delega operativa in piano vasca è una delega “in bianco” o comunque generica (hai il corso in corsia 5, hai il corso in vasca piccola) non avrai mai la possibilità di motivare il Tuo staff.
Questo perché le abitudini, le credenze personali, le attitudini personali, faranno in modo che quel “fai la lezione in corsia 5” venga interpretato in maniera del tutto personale,.
Quindi ogni Tuo istruttore sarà convinto di agire nel modo giusto rispetto a quello che tu gli hai detto.
Perché se tu gli hai detto “fai la lezione in corsia 5” senza declinare come debba essere fatta, quali sono i principi generali, quali sono le regole per gestire il gruppo, quali sono gli strumenti, le tempistiche, che tipo di comunicazione usare e il lavoro da svolgere secondo le idee della Tua scuola nuoto o dell’area fitness è ovvio che gli stai dicendo “FAI QUELLO CHE VUOI”

È difficile motivare 7 o 10 o 12 istruttori che hanno esperienze personali differenti dalle tue, competenze personali differenti dalle tue, visioni differenti dalle tue.
La mancanza strategica di definire procedure tecniche e strumenti che gli dovresti dare tu, ti porta all’impossibilità di motivarli.
Questo vuol dire che uno dei grandi problemi del gestire lo staff tecnico è già sul servizio erogato e non su quello percepito, perché il servizio percepito è il secondo passaggio rispetto a quello erogato.

Come coordinatore devi essere sicuro che il servizio erogato sia almeno uguale per tutti, con qualsiasi istruttore, in qualsiasi giorno e in qualsiasi orario in cui le persone vengono nella Tua Piscina.
Quindi la motivazione degli istruttori è un falso problema perché innanzitutto devi avere un sistema “aziendale” , devi decidere le linee guida del progetto tecnico, come lo devono sviluppare, con quali strumenti, con la tua stessa filosofia, con la tua stessa visione e devi essere in grado di trasferirgli il tutto correttamente, di formarli e di avere la capacità di poter misurare le performance che stanno avendo, sia di competenza che di efficacia.

Quindi quando il Tuo istruttore è autocosciente e capisce che il suo lavoro è fare quelle quattro azioni e farle in quel modo, non ha bisogno di grosse motivazioni se non, magari ad intervalli regolari (magari una volta al mese), essere rimesso in “bolla” su quelle che sono le modalità in cui è un po’ più carente ma gliele devi dire in separata sede ma sapergli anche dire bravo per quello che fa bene.
Quindi per fare in modo che il Tuo istruttore lavori meglio in maniera più efficiente e più efficace, non te la devi prendere con lui ma devi essere tu da coordinatore a creare un sistema straordinario per istruttori normali e non pensare di avere istruttori straordinari che facciano un lavoro normale.

Quindi per motivare i Tuoi istruttori devi innanzitutto dargli un sistema di lavoro, condividerlo con loro, formarli, capire quali sono le aspettative che reciprocamente avete e fare in modo che questo funzioni tutti i giorni.

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